1. |
Intro / Congiuntivo
01:53
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2. |
Condizionale
04:46
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Non ci rimane niente, si è perso all'orizzonte
di quel che ricordavo come il lato migliore
paura del futuro non ne abbiamo più da un po'
se uso il condizionale cosa potrà cambiare?
Ma siamo solo noi
Spezzati a metà
Per combattere una guerra
Che non ci salverà
E siete più di noi
Ma non avrete mai
La nostra insicurezza
Enea e la Pietà
Bevi di più o di meno, e asciugati la fronte
giocati le tue carte, sogna le stelle rosse
tanto paga papà, e chi te lo fa fare?
io uso il condizionale e il futuro è al sicuro
Ma siamo solo noi
Spezzati a metà
Per combattere una guerra
Che non ci salverà
E siete più di noi
Ma non avrete mai
La nostra insicurezza
Enea e la pietà
Enea figlio di Troia
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3. |
Welsh
04:01
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Distratti dalle vecchie cose
che vedevamo alla TV
palazzi al posto delle case
per raggiungere le tue nuvole.
Dai tuoi divani lisi e neri
e dai tuoi occhi rossi tu
mi dici che non resta tempo
per ragionarci su un attimo.
Torni qui
Fuggi via
Muovi il sole
Cadi giù
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4. |
Dammi un cielo
03:40
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Mi sento perso nelle lacrime del tempo
che non ritorna e chi lo sente sente a stento
che non mi guardi neanche per farmi un piacere
che non mi senti neanche se mi metto a urlare.
Ed ero immobile a fissarti,
fumavi stanca ed io non so,
bevevi cocktail per cuori solitari,
io ero ubriaco dalle due.
Almeno tu
dammi un cielo
contro cui bestemmiare
Almeno tu
dammi un cielo
che non si possa più incendiare.
Poi i litigi e il dolore
peggio di una separazione
venivo sotto casa tua
tuo padre mi mandava via.
Hai messo un veto sul mio volto,
non posso più volare via,
ma ti raggiungerò in cantina,
dove brinderemo all’agonia.
Almeno tu
dammi un cielo
contro cui bestemmiare
Almeno tu
dammi un cielo
che non si possa più incendiare.
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5. |
La colpa è mia
03:44
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Trovami un problema,
trovami una colpa,
trova quello che ti sembra
possa sparirti dentro
fin dentro te.
Esci dalle stanze,
quelle chiuse a chiave,
se ti senti male,
tornerà l’inverno.
E non capisco se
la colpa è mia tua o di Dio
se io
non capissi che
non mi rimpiangi neanche un po’.
E dici che sono morto,
che gioco al vuoto eterno,
che mi addormento facilmente
nel letto mio diverso,
diverso da te.
E non mi sento stanco,
di stare nel mio limbo
a bere anche il tuo vino,
l’inverno passa già.
E non capisco se
la colpa è mia tua o di Dio
se io
non capissi che
non mi rimpiangi neanche un po’.
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6. |
Playmobil
04:48
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Perché la vita è ingiusta
come i Playmobil
ci scrivono “fino ai quattro anni”,
ma a me piacciono ancora.
Perché ci siamo scordati di spegnere la luce
i tuoi non vengono più darci la buona notte ormai,
come quando da bambini
si giocava fino alle due
ora piango solo a letto,
fuori non mi riesce più.
Perché la vita è ingiusta
come i Playmobil
ci scrivono “fino ai quattro anni”,
ma a me piacciono ancora.
Mi piaci ancora.
Perché la vita è ingiusta
come i Playmobil
ci scrivono “fino ai quattro anni”,
ma a me piacciono ancora.
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7. |
Legnaia
03:13
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Sono un romantico e lo sai,
dopo queste ore mi raggiungerai,
in legnaia assieme ai topi e ai guai,
e col legno un abete costruirai.
E sarà un momento
che ti porterà via,
con ragione e sentimento,
fino a che non sarai mia,
e sarà un nuovo inizio
per chi ricomincerà,
ma non dire a nessuno
che tu sei rimasta qua.
Sono un romantico e lo sai,
dopo queste ore mi raggiungerai,
in legnaia assieme ai topi e ai guai,
e col legno un abete costruirai.
E la noia lo stupore,
ti appartengono da un po’
l’esistenza ed il dolore
dentro te convivono,
hai dosato la speranza
e ora ti odi un po’ di più,
hai voluto pedalare
e ora sei caduta giù.
L’onestà non paga e lo sai,
dopo pochi giorni te ne accorgerai,
la legnaia prende fuoco ormai
e gli idioti resteranno assieme a noi
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8. |
1985
01:27
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9. |
Prima del tramonto
03:38
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Io non so, se mi sento bene
quando l’amaca si rompe e cado giù
viene il difficile.
Come sai resto in piedi già da un po’,
ho le ginocchia giallo sporco e bruciano
torno prima del tramonto o forse no.
Esci a comprare le sigarette e non torni più,
dici che è finito il latte e non torni più,
dici che è finito il latte e non torni più,
alla fine tanto vale che non torni più.
Torno prima del tramonto o forse no.
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Before Sunset Italy
In piena era digitale i Before Sunset si fanno in 4 con una storia travagliata per poter raccontare le loro impressioni e i
loro ricordi.
Volersi bene, saltare, gridare e bere tantissimo sono le loro prerogative, dopo nel tempo libero suonano e si divertono pure.
Sono Matteo, Luca, Alessandro e Luca, e vi vogliono vedere da vicino.
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